Fiat sta per compiere un inversione di rotta con la sua iconica city car. Dopo il flop commerciale della versione esclusivamente elettrica (solo 30.000 unità vendute nel 2023-2024), il marchio torinese presenterà a novembre 2025 una nuova 500 ibrida, costruita nello stabilimento di Mirafiori sulla base della piattaforma elettrica STLA City ma con la meccanica della Pandina.
Caratteristiche tecniche: l’ibrido “di necessità”
Piattaforma e motori
Base: adattamento della piattaforma STLA City (originariamente solo elettrica)
Propulsore: meccanica ibrida derivata dalla Fiat Panda Hybrid
Motore termico 1.0 FireFly a 3 cilindri
Motore elettrico da 15 kW
Batteria agli ioni di litio da 11 Ah
Prestazioni attese
Autonomia elettrica: ~50 km (ciclo WLTP)
Emissioni CO₂: sotto i 100 g/km
Trazione: anteriore (a differenza della versione elettrica)
Perché questa scelta?
I numeri parlano chiaro
Crollo vendite 500e: -60% rispetto alla precedente termica
Mercato elettrico in crisi: infrastrutture di ricarica ancora insufficienti
Prezzo troppo alto: la 500e parte da 29.900€, contro i 16.000€ della vecchia termica
La confessione di Olivier François (CEO Fiat)
“Pensavamo che tecnologia, infrastrutture e domanda si sarebbero allineate, ma non è accaduto. Dobbiamo essere più pragmatici”
Produzione a Mirafiori: una scelta simbolica
Stesso stabilimento della 500 elettrica
Riconversione delle linee già esistenti
Occupazione garantita per gli operai torinesi
E il futuro? La nuova piattaforma multi-energia dal 2030
Stellantis ha annunciato un cambio di strategia:
Posticipo della nuova generazione al 2030 (inizialmente prevista per il 2027)
Piattaforma modulare per elettrico, ibrido e termico
Concorrenti diretti: Renault Twingo E-Tech e Volkswagen ID.1
Prezzi e lancio
Presentazione ufficiale: novembre 2025
Commercializzazione: primo trimestre 2026
Prezzo stimato: tra 19.000€ e 22.000€
Conclusioni: la 500 torna alle origini?
Con questa mossa, Fiat:
Riporta il motore termico nella sua icona
Abbassa la soglia d’ingresso al mercato
Salva Mirafiori dalla crisi dell’elettrico puro
Una scelta coraggiosa e necessaria in attesa che il mercato elettrico maturi davvero.
Il mercato automobilistico italiano a marzo 2025 ha invertito la tendenza negativa dei mesi precedenti, registrando una crescita del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2024, con 172.223 immatricolazioni. Tuttavia, il primo trimestre chiude in calo dell’1,6%, confermando un mercato ancora in difficoltà rispetto ai livelli pre-pandemici (-17,5% rispetto al 2019).
Tra le tendenze più significative:
SUV in crescita, soprattutto nei segmenti B e C.
Auto elettriche (BEV) in aumento (5,4% di quota, +2,1 punti rispetto a marzo 2024).
Ibride (HEV e PHEV) dominano, raggiungendo quasi il 50% del mercato.
Diesel e benzina in declino, con il gasolio ormai sotto l’11% di quota.
Vediamo ora le performance per segmento, evidenziando i marchi in ascesa e quelli in difficoltà.
Segmento A (City car): Fiat Panda regina, ma il segmento perde terreno
La Fiat Panda domina con 12.587 unità vendute a marzo (+6,8% rispetto al 2024), confermandosi l’auto più venduta in Italia. Tuttavia, il segmento A nel suo complesso cala dell’8,9%, segno che le piccole berline perdono appeal a favore dei crossover.
Le più vendute del segmento restano la Fiat Panda, la Toyota Aygo X e le coreane Hyundai i10 e Kia Picanto sopra i 1.000 pezzi/mese.
Chi cresce:
Hyundai i10 (+15,1%) e Kia Picanto (+20,5%) guadagnano posizioni.
Leapmotor T03 (168 vendite) debutta con numeri interessanti nel segmento elettrico.
Chi arretra:
Fiat 500 (-92,3%) crolla, penalizzata dalla fine della vendita della versione termica.
Renault Twingo (-99%) e Abarth 500 (-84,4%) in forte difficoltà, sono praticamente sparite dal mercato.
Segmento B (Utilitarie e crossover compatti): SUV in crescita, berline in calo
Il segmento B-SUV avanza (+2,6%), mentre le berline tradizionali perdono il 13,5%.
La vendite vedono in testa l’immancabile Dacia Sandero, seguita da Citroen C3,Jeep Avenger, Peugeot 208, Toyota Yaris, MG ZS, Toyota Yaris Cross, Opel Corsa, Renault Clio, Renault Captur, Ford Puma, Dacia Duster, Fiat 600 tra le vetture che hanno immatricolato almeno 2.500 pezzi nel mese.
Chi cresce:
Citroën C3 (5.097 vendite) domina il segmento B-SUV grazie alla versione elettrica.
Jeep Avenger (+51,8%) fa un exploit di vendite, ma non riesce a dominare il suo segmento
MG ZS (+36,7%) e MG 3 confermano il successo del brand cinese.
Fiat 600 (2.707 vendite) inizia a scalare posizioni in classifica.
Chi arretra:
Lancia Ypsilon (-77,1%) quasi sparisce dai radar a causa dell’uscita di scena del vecchio modello e dallo scarso appeal del nuovo, decisamente più costoso.
Volkswagen T-Roc (-25%) e T-Cross (-15,5%) perdono appeal.
Segmento C (Medie e SUV compatti): Nissan Qashqai e Kia Sportage in testa
I SUV di segmento C volano (+18,9%), mentre le berline tradizionali (Golf, A3, Serie 1) tengono botta ma a debita distanza dai SUV.
Dominano le vendite Nissan Qashqai, Kia Sportage, BMW X1, Volkswagen Tiguan tra le auto che vendono almeno 2.000 pezzi /mese
Chi cresce:
Nissan Qashqai (+30,2%) riconquista la leadership.
BMW X1 (+26%) e Alfa Romeo Tonale (+12,9%) performano bene.
Sale il Volkswagen Tiguan che totalizza quasi 1000 immatricolazioni in più rispetto allo stesso mese del 2024
Chi arretra:
Mercedes GLA (-10%) e Jeep Compass (-16,1%) mostrano segni di stanchezza
Hyundai Tucson (+1,4%) cresce meno del previsto.
Segmento D (Auto grandi e SUV premium): BYD Seal U sorprende
SUV premium in crescita (+11%), mentre le berline si mantengono in salute solo grazie a Tesla Model 3, con il resto delle berline che faticano a vendere un centinaio di pezzi sul mese .
Dominano Tesla Model 3 e BYD Seal U, intorno ai 1.500 pezzi/mese seguiti a distanza dai suv Mercedes GLC, Tesla Model Y, BMW X3 unici sopra i 500 pezzi.
Chi cresce:
BYD Seal U (1.460 vendite) diventa leader tra i SUV di grandi dimensioni.
Tesla Model 3 (+157%) domina tra le berline elettriche con 1.565 pezzi nonostante le recenti proteste.
Mercedes GLC (+34,4%) e Tesla Model Y (-17,6%, ma ancora forte).
Chi arretra:
Alfa Romeo Stelvio (-52,8%) in forte crisi, dimezza rispetto allo stesso periodo del 2024.
Toyota Corolla Cross (-34,2%) perde appeal.
Conclusioni: elettrificazione in crescita, ma il mercato è ancora fragile
I SUV dominano, soprattutto nei segmenti B e C.
Le elettriche avanzano, ma lentamente (5,4% di quota).
Ibride (HEV + PHEV) valgono quasi il 50% del mercato.
Diesel sotto l’11%, benzina al 26,7%.
Marchi da tenere d’occhio:
MG e BYD stanno conquistando spazio con modelli elettrici e ibridi competitivi.
Jeep e Citroën crescono grazie ai SUV.
Fiat resiste con Panda e 600, ma la 500 crolla.
Il 2025 sarà un anno di transizione, con l’Europa che dovrà decidere come rispondere ai dazi USA e il mercato italiano in attesa di nuovi incentivi per l’elettrico. Intanto, i SUV e le ibride continuano a dettare legge.
Giorgietto Giugiaro è un nome che risuona nel mondo del design automobilistico come sinonimo di innovazione, eleganza e rivoluzione. Considerato uno dei più grandi designer di automobili di tutti i tempi, Giugiaro ha lasciato un’impronta indelebile nel settore, creando alcune delle vetture più iconiche della storia. In questo articolo, esploreremo la sua straordinaria carriera, le sue creazioni più celebri e alcune curiosità che lo rendono un vero e proprio mito dei motori.
La Storia di Giorgietto Giugiaro
Nato il 7 agosto 1938 a Garessio, in Piemonte, Giorgietto Giugiaro ha dimostrato fin da giovane una spiccata passione per il disegno e la progettazione. A soli 17 anni, entrò alla Fiat, dove iniziò a farsi notare per il suo talento. Tuttavia, fu alla Bertone e poi alla Ghia che Giugiaro affinò le sue capacità, lavorando su progetti che già preannunciavano il suo genio.
Nel 1968, fondò la Italdesign, uno studio di design che sarebbe diventato un punto di riferimento globale per l’automotive. Con un approccio che univa estetica e funzionalità, Giugiaro ha ridefinito il concetto di design automobilistico, influenzando generazioni di designer.
Le Automobili Iconiche di Giugiaro
Giorgietto Giugiaro ha firmato oltre 200 modelli di auto, molti dei quali sono diventati vere e proprie icone. Ecco alcune delle sue creazioni più celebri:
Volkswagen Golf Mk1 (1974) La prima generazione della Volkswagen Golf è forse uno dei suoi progetti più famosi. Con il suo design semplice ma rivoluzionario, la Golf ha introdotto il concetto di “auto compatta” ed è diventata un best-seller globale.
DeLorean DMC-12 (1981) Resa celebre dal film Ritorno al Futuro, la DeLorean DMC-12 è un’icona degli anni ’80. Il suo design futuristico, con le portiere ad ali di gabbiano e la carrozzeria in acciaio inossidabile, è ancora oggi riconoscibile in tutto il mondo.
Alfa Romeo Giulia Sprint GT (1963) Questa berlina sportiva è considerata una delle auto più belle di sempre. Il suo design elegante e sportivo ha conquistato gli appassionati di tutto il mondo.
Fiat Panda (1980) La Fiat Panda è un esempio di design funzionale e pratico. Nonostante le sue linee semplici, è diventata un’auto amatissima per la sua versatilità e affidabilità.
Lotus Esprit (1976) Con il suo design aggressivo e aerodinamico, la Lotus Esprit è diventata un simbolo delle supercar degli anni ’70 e ’80.
Curiosità su Giorgietto Giugiaro
Premi e Riconoscimenti: Giugiaro è stato nominato “Designer del Secolo” nel 1999, un riconoscimento che sottolinea il suo impatto sul mondo del design.
Non Solo Auto: Oltre alle automobili, Giugiaro ha progettato anche motociclette, elettrodomestici, orologi e persino armi da fuoco.
Passione per l’Innovazione: Giugiaro è stato un pioniere nell’uso di materiali leggeri e tecnologie avanzate, anticipando tendenze che sono diventate standard nel settore automobilistico.
Perché Giugiaro è ancora rilevante oggi
Il lavoro di Giorgietto Giugiaro continua a influenzare il design automobilistico moderno. Le sue creazioni non sono solo belle da vedere, ma anche funzionali e innovative, caratteristiche che le rendono attuali anche a distanza di decenni. Per gli appassionati di motori, studiare le sue opere è un modo per comprendere l’evoluzione del design e l’importanza di un approccio olistico alla progettazione.
Giorgietto Giugiaro è senza dubbio uno dei più grandi designer della storia dell’automobile. Le sue creazioni hanno segnato epoche e continuano a ispirare designer e appassionati in tutto il mondo. Se ami i motori, non puoi non conoscere la sua storia e le sue opere, che rappresentano un perfetto equilibrio tra arte e ingegneria.