Categoria: Race

  • Jorge Martin rinnova con Aprilia Racing: la svolta dopo mesi di tensione

    Jorge Martin rinnova con Aprilia Racing: la svolta dopo mesi di tensione

    Dall’incertezza alla riconferma: il campione del mondo resta in rosso

    Jorge Martin ha ufficialmente chiuso ogni speculazione sul suo futuro in MotoGP, annunciando durante la conferenza stampa pre-GP della Repubblica Ceca a Brno il rinnovo del contratto con Aprilia Racing per il 2026. La dichiarazione pone fine a mesi di trattative complicate, durante i quali il pilota spagnolo aveva minacciato di esercitare una clausola rescissoria del suo accordo.

    Una carriera in ascesa

    • Esordio in MotoGP: 2021 con Pramac Ducati
    • Prima vittoria: GP d’Austria 2021
    • Titolo mondiale: 2023 (primo spagnolo a vincere con Ducati)
    • Passaggio ad Aprilia: 2024, con grandi aspettative

    La crisi e la riconciliazione

    La stagione 2024 si era aperta sotto nubi tempestose per Martin:

    • Grave infortunio nel pre-campionato
    • Rendimento altalenante nelle prime gare
    • Richieste di rescissione a maggio

    Aprilia aveva però sempre mantenuto una posizione ferma:

    “Il contratto è valido fino al 2026 e intendiamo rispettarlo”
    (Massimo Rivola, CEO Aprilia Racing)

    Le parole di Martin

    “Gli ultimi 6-7 mesi sono stati durissimi, tra infortuni e incertezze. Ora sono qui, felice di correre e di confermare che nel 2026 sarò ancora con Aprilia.”

    La sfida tecnica

    Nonostante le difficoltà, Aprilia punta su Martin per:

    • Sviluppare la RS-GP verso il top della griglia
    • Attrarre nuovi sponsor con un campione in squadra
    • Costruire un progetto a lungo termine

    Statistiche 2024 (a metà stagione)

    GarePolePodiumiPunti
    92398

    Cosa aspettarsi ora?

    Con la questione contrattuale risolta, Martin può:

    1. Concentrarsi al 100% sulle gare
    2. Lavorare allo sviluppo della moto
    3. Puntare a risultati importanti già nel 2025

    Il prossimo obiettivo? Dimostrare che la scelta di restare era quella giusta.

  • Perché il WRC è uno spettacolo da non perdere: Adrenalina, Paesaggi e Pura Follia su Strada

    Perché il WRC è uno spettacolo da non perdere: Adrenalina, Paesaggi e Pura Follia su Strada

    Mentre la Formula 1 corre su circuiti perfetti, il World Rally Championship (WRC) porta la competizione su strade sterrate, ghiacciate e fangose, con auto che saltano, slittano e si lanciano a 200 km/h tra gli alberi.

    Se pensi che le corse automobilistiche siano solo curve asfaltate e pit-stop, il WRC ti farà cambiare idea. Ecco perché ogni appassionato di motori dovrebbe seguirlo.


    1. Le Auto: Mostri di Tecnologia e Potenza

    Caratteristiche delle Rally1

    ✔ Motore termico (1.6 turbo) – 370 CV : dalla stagione 2025 è stata rimossa la parte elettrica, passando dai 500 CV delle ibride della stagione precedente al solo termico
    ✔ Peso: 1.260 kg (leggere e aggressive)
    ✔ Trazione integrale e sospensioni da urlo
    ✔ Corpo in fibra di carbonio per resistere a urti pazzeschi

    Curiosità: Le WRC sono più veloci di un’auto di F1 su strade sterrate!

    Icone del Passato

    • Lancia Delta HF Integrale (dominò negli anni ’80-’90)
    • Subaru Impreza WRC (il mito degli anni 2000)
    • Ford Focus RS (voce unica e salti leggendari)

    2. I Piloti: Eroi (e Pazzi) del Volante

    Cosa Serve per Vincere nel WRC?

    • Riflessi da felino (un errore significa uno schianto contro rocce o alberi)
    • Memoria fotografica (le note del copilota sono bibbie)
    • Fisico da maratoneta (4 ore di gara senza pause)

    I Mostri Sacri

    🏆 Sébastien Loeb (9 titoli) – Il GOAT
    🏆 Kalle Rovanperä (campione più giovane, 22 anni nel 2022)
    🏆 Colin McRae (lo stile “a tutto o niente”)


    3. I Percorsi: Dalla Neve al Deserto, Senza Regole

    Tappe da Brivido

    ❄️ Rally di Montecarlo (curve ghiacciate su montagne)
    🌲 Rally di Finlandia (“Salto di Ylläs”: auto volano per 50m!)
    ☀️ Rally del Kenya (sterrati africani a 40°C)

    Perché è speciale?

    • Strade mai perfette: fango, buche, ghiaccio
    • Niente due gare uguali: il meteo cambia tutto

    4. Spettacolo Puro: Perché il WRC è Divertente da Guardare?

    Cose che Solo il WRC Offre

    ✅ Auto che volano (salto dopo salto)
    ✅ Drift spettacolari (in curva, su ghiaia, neve, fango)
    ✅ Copiloti urlanti (le note sono un linguaggio segreto)
    ✅ Pubblico a 1 metro dalla pista (rischio e adrenalina)


    5. Come Seguirlo? Tutte le Opzioni

    Dove Guardare il WRC?

    📺 TV: Sky Sport, Motorsport.tv
    💻 Streaming: WRC+ (live onboard, telemetrie, highlights)
    📱 Social: Instagram/TikTok con replay spettacolari

    Perché è Più Accessibile della F1?

    • Ingresso gratuito (basta seguire le indicazioni dei commissari e posizionarsi in sicurezza nelle zone preposte)
    • Contatto con i piloti (parcheggi aperti, fan zone)

    In conclusione: Il WRC è il Motorsport più Vero

    Mentre altri campionati sono troppo controllati, il WRC rimane selvaggio, imprevedibile e pieno di passione. Se ami l’adrenalina pura, i paesaggi mozzafiato e le imprese impossibili, questo è lo sport che fa per te.

    Hai mai visto un rally dal vivo? Raccontaci la tua esperienza nei commenti! 

  • Pirelli e Michelin: un cambio di ruoli nel mondo delle competizioni

    Pirelli e Michelin: un cambio di ruoli nel mondo delle competizioni

    Il mondo delle competizioni motoristiche è in fermento, con un cambio epocale nei fornitori di pneumatici che sta ridisegnando gli equilibri tra i grandi marchi. Pirelli, già fornitore unico di Formula 1, si prepara a conquistare anche il MotoGP, diventando il partner ufficiale di tutte le categorie del motomondiale a partire dal 2027. Un accordo quinquennale che segna la fine di un’era per Michelin, che dopo anni di successi lascia il posto al competitor italiano. Ma non è tutto: mentre Pirelli si espande nel motociclismo, Hankook prende il suo posto nel WRC, e Michelin consolida la sua presenza nel WEC fino al 2029. Un gioco di scacchi tra giganti degli pneumatici, con ogni mossa che riflette strategie e priorità diverse.


    Pirelli nel MotoGP: un nuovo inizio

    A partire dal 2027, Pirelli diventerà il fornitore unico di pneumatici per tutte le categorie del MotoGP, dalla Moto2 alla Moto3, passando per la MotoE, la serie elettrica del campionato. Un accordo storico, della durata di cinque anni, che segna una svolta importante per il motomondiale. Per la prima volta, tutte le classi principali avranno un unico fornitore, con l’obiettivo di garantire uno sviluppo più omogeneo per i piloti, facilitando il loro passaggio dalle categorie minori alla classe regina.

    Pirelli non è nuova al mondo del motociclismo: già fornitore di Moto2 e Moto3, ha consolidato la sua esperienza attraverso il programma “Road to MotoGP”. Tuttavia, la sfida della MotoGP e della MotoE rappresenta un salto di qualità, con l’azienda italiana chiamata a portare la sua tecnologia e innovazione nella categoria più prestigiosa. Un’opportunità che Pirelli ha accolto con entusiasmo, pronta a dimostrare il suo valore su piste come quelle di Mugello o Assen.


    Michelin: addio al MotoGP, ma non alle competizioni

    La decisione di Michelin di abbandonare il MotoGP dopo il 2026 ha sorpreso molti, ma riflette una scelta strategica precisa. L’azienda francese, che ha dominato il campionato con pneumatici ad alte prestazioni e un forte focus sulla sostenibilità, ha deciso di concentrarsi su competizioni più in linea con i suoi obiettivi. Pierro Taramasso, responsabile delle competizioni su due ruote di Michelin, ha spiegato che l’azienda non era interessata a fornire tutte le categorie del motomondiale, preferendo mantenere alta la qualità dei suoi prodotti.

    Michelin, però, non abbandona il mondo delle corse. Al contrario, rinnova il suo impegno nel WEC (World Endurance Championship) fino al 2029, confermandosi come fornitore unico della classe Hypercar. Un ruolo chiave, considerando la crescente popolarità delle gare di endurance e l’arrivo di nuovi costruttori come BMWFerrari e Porsche. Michelin continuerà a sviluppare pneumatici ad alte prestazioni, con un’attenzione sempre maggiore alla sostenibilità e all’uso di materiali riciclati.


    Hankook nel WRC: una nuova era

    Mentre Pirelli si prepara a conquistare il MotoGP, nel WRC (World Rally Championship) è Hankook a prendere il suo posto. A partire dal 2025, il produttore coreano diventerà il fornitore unico di pneumatici del campionato rally, sostituendo Pirelli dopo tre anni di collaborazione. Una scelta che riflette la volontà della FIA di diversificare i partner tecnici e di puntare su aziende con una forte capacità produttiva e un impegno verso la sostenibilità.

    Hankook, già attivo in altre competizioni, si prepara a portare la sua tecnologia nel mondo del rally, con l’obiettivo di supportare team e piloti in condizioni estreme, dalle nevi della Svezia alle terre aride della Sardegna. Una sfida ambiziosa, che potrebbe aprire nuove opportunità per il marchio coreano.


    Un futuro sostenibile e competitivo

    Il cambio di fornitori nelle competizioni motoristiche non è solo una questione di prestazioni, ma anche di sostenibilità. Michelin, ad esempio, ha già introdotto pneumatici con oltre il 50% di materiali sostenibili nella MotoE, dimostrando come le competizioni possano essere un laboratorio per tecnologie eco-compatibili. Allo stesso modo, Pirelli e Hankook stanno investendo in soluzioni innovative, con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale senza compromettere le prestazioni.


    Un mondo in evoluzione

    Il cambio di fornitori nel mondo delle competizioni segna l’inizio di una nuova era, con Pirelli, Michelin e Hankook che si sfidano su fronti diversi. Per gli appassionati, è un momento di transizione, con l’addio a partnership storiche e l’arrivo di nuovi protagonisti. Ma una cosa è certa: che si tratti di MotoGP, WRC o WEC, la competizione non si ferma, e con essa l’innovazione e la passione che rendono il motorsport uno spettacolo unico.

  • Addio a Eddie Jordan: il visionario della Formula 1 che ha lasciato un’impronta indelebile

    Addio a Eddie Jordan: il visionario della Formula 1 che ha lasciato un’impronta indelebile

    La Formula 1 piange la scomparsa di Eddie Jordan, una delle figure più carismatiche e influenti del mondo delle corse. L’irlandese, ex proprietario dell’omonimo team Jordan Grand Prix, è morto all’età di 76 anni a Città del Capo, circondato dalla sua famiglia, dopo una lunga battaglia contro un cancro aggressivo alla prostata e alla vescica. La notizia della sua morte è stata annunciata dai familiari, che hanno ricordato il suo spirito vivace, il carisma e l’energia che portava ovunque andasse. “EJ”, come era affettuosamente chiamato, lascia un vuoto enorme nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato.

    La storia di un sognatore

    Eddie Jordan non era solo un imprenditore o un manager di successo; era un sognatore che ha trasformato la sua passione per le corse in una realtà straordinaria. Nato a Dublino nel 1949, Jordan ha iniziato la sua carriera come pilota, ma è stato dietro le quinte che ha trovato la sua vera vocazione. Nel 1991, fondò il team Jordan Grand Prix, che in pochi anni è diventato uno dei nomi più riconoscibili nel paddock della Formula 1. Tra il 1991 e il 2005, la squadra ha partecipato a 250 Gran Premi, conquistando quattro vittorie e lasciando un segno indelebile nello sport.

    Uno dei momenti più memorabili della storia del team è stata la doppietta al Gran Premio del Belgio del 1998, con Damon Hill e Ralf Schumacher ai comandi. Ma forse il contributo più significativo di Jordan alla Formula 1 è stato aver dato l’opportunità a un giovane Michael Schumacher di debuttare nel circus nel 1991, proprio al GP del Belgio. Schumacher, che avrebbe poi vinto sette titoli mondiali, deve parte della sua leggenda proprio a quella prima chance offertagli da Jordan.

    L’occhio per i talenti

    Eddie Jordan aveva un dono raro: sapeva riconoscere il talento. Oltre a Schumacher, ha scoperto e lanciato piloti come Rubens Barrichello, Eddie Irvine e Giancarlo Fisichella. La sua capacità di credere nei giovani e di dar loro un’opportunità ha contribuito a plasmare il futuro della Formula 1. Non era solo un uomo d’affari; era un visionario che amava lo sport e credeva nel potenziale delle persone.

    La vendita del team e la nuova vita da opinionista

    Nel 2005, Jordan ha venduto il suo team, ma non ha mai abbandonato il mondo delle corse. Dopo aver lasciato il ruolo di team principal, è diventato un volto familiare nel paddock come opinionista televisivo, lavorando per la BBC e successivamente per Channel 4. La sua personalità vivace e il suo humour irlandese lo hanno reso un favorito tra i tifosi e i colleghi. Jake Humphrey, che ha collaborato con lui alla BBC, lo ha ricordato come “una persona che illuminava ogni stanza in cui entrava”, aggiungendo che i loro anni insieme a presentare la Formula 1 sono stati i più belli della sua carriera.

    La battaglia contro il cancro e il suo messaggio

    A dicembre 2024, Jordan aveva rivelato pubblicamente la sua diagnosi di cancro durante il podcast Formula For Success, che conduceva insieme all’ex pilota David Coulthard. Con il suo solito spirito combattivo, aveva esortato gli ascoltatori a non trascurare la propria salute: “Non sprecate tempo, non rimandate. Andate a farvi visitare. Nella vita avete delle possibilità, coglietele. Non siate stupidi, non siate timidi. Prendetevi cura del vostro corpo”. Un messaggio che risuona ancora più forte oggi, alla luce della sua scomparsa.

    Un’eredità duratura

    Anche dopo aver lasciato la Formula 1, Eddie Jordan è rimasto attivo nel mondo dello sport e degli affari. All’inizio del 2025, ha guidato un consorzio per l’acquisto della squadra di rugby London Irish e ha contribuito a siglare un importante accordo tra il guru del design Adrian Newey e l’Aston Martin. La scuderia britannica ha espresso il suo cordoglio, definendo Jordan una figura il cui impatto “si farà sentire per generazioni”.

    Un uomo che ha illuminato il mondo

    Eddie Jordan non era solo un uomo di successo; era una persona che sapeva portare luce e gioia ovunque andasse. La sua storia è quella di un ragazzo con una passione che è riuscito a trasformare in un’eredità duratura. Ha toccato il cuore di milioni di persone, non solo per i suoi successi sportivi, ma per la sua umanità e il suo spirito indomabile.

    Come ha detto Jake Humphrey: “Il mondo sembra un po’ meno luminoso stamattina”. Ma l’eredità di Eddie Jordan, fatta di coraggio, passione e amore per la vita, continuerà a brillare nel cuore di chi lo ha conosciuto e di chi lo ricorderà come uno dei grandi protagonisti della Formula 1.

  • Parte la Formula 1, bene Norris, rivelazione Antonelli e delusione Ferrari.

    Parte la Formula 1, bene Norris, rivelazione Antonelli e delusione Ferrari.

    La formula 1 inizia la stagione 2025 dall’Australia, con la solita levataccia per gli appassionati europei che regala peró una gara ricca di colpi di scena, con pioggia, molte vetture a muro e diverse safety car.

    Il muro protagonista

    E il primo a finire a muro é Hadjar durante il giro di formazione che richiede che la partenza venga posticipata, ma al primo giro é il turno di un altro rookie di andare a muro, Doohan con conseguente safety car.

    Ma il muro non ha finito di mietere vittime visto che anche Sainz va a sbattere subito dopo in regime di safety car: la pioggia in pista si fá sentire.

    Ma dopo qualche giro nuova vettura a muro, quella di Alonso e nuova safety car, con la Ferrari di Leclerc che non approfitta della situazione per il pit stop.

    Dopo qualche giro l’ingresso ai pit stop da l’illusione a Hamilton di essere in testa, ma in realtá la gara davanti é tra le McLaren e Verstappen.

    Ma il muro non ha finito di mietere vittime perche dopo pochi giri é il turno di Lawson, che richiede l’intervento della safety car e di Bortoleto che riesce a stamparsi in regime di sicurezza.

    La safety

    La lotta alla fine é tra Norris che dopo la safety rischia di cedere la posizione di testa a Verstappen che si fa minaccioso, mentre Piastri a causa di un uscita di pista ha perso tempo e diverse posizioni.

    Antonelli

    Ma la posizione piú interessante é quella di Antonelli, quinto, l’unico rookie che é riuscito a portare a casa punti pesanti nonostante partisse dalle retrovie e una penalitá per unsafe release.

    Ferrari

    Inconsistente la Ferrari , che tra qualche esitazione a livello di strategia e prestazioni non ancora ai livello dei motorizzati Mercedes finiscono ottava e decima, con Hamilton che riesce a portare a casa solo un misero punticino.

    Alla fine salgono sul podio Norris, Verstappen e Russel. A punti anche Albon , Antonelli, Stroll, Hulkenberg, Leclerc, Piastri, Hamilton.

    Aggiornamento

    Alla fine la penalizzazione di Antonelli per unsafe release, dopo il ricorso di Mercedes a fine gara, è stata annullata restituendo all’italiano la quarta posizione.

  • Formula 1 2025: grandi sfide in attesa delle novità che cambieranno il volto del Circus

    Formula 1 2025: grandi sfide in attesa delle novità che cambieranno il volto del Circus

    Il mondo della Formula 1 è sempre in evoluzione, e il campionato del 2025 promette di essere uno spartiacque tra le regole a cui siamo abituati e la rivoluzione del 2026, dove nuove scuderie e nuove regole cambieranno le sorti del campionato del mondo.
    Infatti dalla stagione 2026 si abbandonerà DRS e l’effetto suolo, e il sistema dei propulsori sarà rivoluzionato sia nella tecnica che nei fornitori.


    Infatti assisteremo all’ ingresso di due nuove scuderie, Audi (che prende il posto di Sauber) e Cadillac con la prima che debutterà anche come motorista, ma cambierá anche la distribuzione dei motori con la scomparsa dei motori Renault, ma anche una diversa motorizzazione delle squadre, con RedBull e il suo team satellite Racing Bulls che utilizzeranno le power unit prodotte in casa in collaborazione con Ford, passando ad Aston Martin i propulsori Honda.
    Ferrari continuerá a fornire Haas e in piú fornirá la debuttante Cadillac ma perde Sauber che diventata Audi si produrrá in motori in casa, mentre Mercedes continuerá a fornire oltre la propria scuderia, McLaren e Williams anche la Alpine , che perde i motori Renault usciti dal circus.

    I Piloti: Tra giovani talenti e cambi di casacca

    Il mercato dei piloti per il 2025 è stato uno dei più movimentati degli ultimi anni.

    Tra le novità più interessanti, spicca l’esordio in F1 di Andrea Kimi Antonelli, il giovane fenomeno italiano che ha dominato nelle categorie minori. Il pilota, appena 18 anni, è stato ingaggiato dalla Mercedes, che ha deciso di scommettere sul suo talento per il futuro, affiancando Russell.

    Infatti tra i cambi di casacca c’é da segnalare il clamoroso passaggio di Lewis Hamilton alla corte Ferrari, dove prende il posto di Carlos Sainz Jr. finito in Williams al fianco di Albon.

    Un altro debutto interessante è quello di Liam Lawson, promosso a pilota titolare Red Bull dopo le ottime prestazioni come sostituto di Ricciardo nella scorsa stagione alla Racing Bulls, andando a prendere il posto di Perez al fianco di Max Verstappen.

    Line-up completamente stravolta in casa Sauber , all’ultimo anno con questa denominazione, con entrambi i piloti diventati terza guida rispettivamente di Mercedes (Bottas) e Ferrari (Zhou), lasciando il posto a Hulkenberg e all’esordiente Bortoleto.

    Altri esordienti anche in casa Racing Bulls con Hadjar che va ad affiancare Tsunoda e con Jack Doohan che guadagna il sedile della Alpine dopo aver preso parte all’ultima gara della passata stagione con la scuderia francese, andando ad affiancare l’esperto Gasly.

    Tra i piloti di riserva che guadagnano un sedile da segnalare Bearman alla Haas insieme ad Ocon per una line-up completamente rivoluzionata nel team americano.

    Conferme invece l’intera line-up della McLaren con Piastri e Norris che dovranno confermare il titolo costruttori, cosi come in casa Aston Martin con i soliti Alonso e Stroll.

    Tra i top player non cambiano Verstappen , che cercherá conferma del titolo piloti e Leclerc alla Ferrari ma spronato da un nuovo ingombrante compagno di scuderia.

    Sponsorizzazioni

    Qualche novitá anche per le sponsorizzazioni, visto l’accordo di LMVH con Liberty Media che porterá a sostiuire sponsor storici del circus come Rolex o Ferrari Trento con i marchi del gigante francese, con Tag Heurer che diventa cronometro ufficiale e Moet lo spumante sul podio o l’ingresso di Louis Vuitton tra gli sponsor delle gare.
    Inoltre da segnalare che Atlassian diventa title sponsor della Williams che cambia cosi la denominazione ufficiale.

    Il Calendario

    Il calendario del 2025 conferma le stesse gare della passata stagione, ma con qualche razionalizzazione nelle date: si parte in Australia il 16 Marzo, per proseguire in Cina la settimana successiva.

    Il 6 Aprile é poi il turno del Giappone, seguito a una settimana di distanza rispettivamente da Baharain e Arabia Saudita.

    Il 4 Maggio é il turno di Miami, il 18 il primo appuntamento italiano a Imola che inaugura la stagione europea seguito la settimana seguente da Montecarlo

    A Giugno il 1 é il turno di Barcellona, il 15 ci si sposta in Canada per tornare il 29 in Europa in Austria.

    Il 6 luglio é il turno di Silverstone e il 27 quello di Spa, mentre in Agosto il 3 si va in Ungheria e il 31 in Olanda.

    A settembre invece si ritorna in Italia il 7 a Monza, e il 21 ci si sposta a Baku, mentre ad Ottobre il 5 si va a Singapore e il 19 si torna negli States ma ad Austin, mentre la settimana seguente si va in Messico.

    A novembre, il 9 é il turno del Brasile, il 22 si torna negli USA per la terza volta, a Las Vegas, mentre il 30 si vola in Qatar e finire la stagione la settimana dopo ad Abu Dhabi

    Le Aspettative: Chi Sarà il Dominatore?

    Con tutte queste novità, è difficile prevedere chi avrà la meglio nel 2025. La Red Bull seppure in difficoltá resta la squadra da battere, grazie alla continuità tecnica e al talento di Max Verstappen, cosi come la McLaren vincitrice dello scorso titolo costruttori. Tuttavia, la Ferrari con dei campioni in squadra come Leclerc e Hamilton diranno sicuramente la loro, cosi come la Mercedes con un Russell libero di fare la prima guida o la Aston Martin sotto la guida di Adrian Newey.

    Insomma, il 2025 si preannuncia come una stagione ricca di incognite, sorprese e emozioni.
    Una cosa è certa: la Formula 1 non è mai stata così viva e pronta a stupire i suoi fan. Non resta che aspettare il via libera e godersi lo spettacolo!