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  • Telepass Grab&Go vs Unipol Move vs MooneyGo: Quale telepedaggio a consumo scegliere?

    Telepass Grab&Go vs Unipol Move vs MooneyGo: Quale telepedaggio a consumo scegliere?

    Il mondo del telepedaggio si sta evolvendo, con nuove soluzioni pay-per-use che eliminano i costi fissi e si adattano alle esigenze dei guidatori occasionali. Tra le novità più interessanti del 2025 c’è Telepass Grab&Go, una formula a consumo che si affianca a competitor come Unipol Move e MooneyGo.

    Ma quale conviene davvero? Facciamo un confronto dettagliato.


    1. Telepass Grab&Go: La Rivoluzione Pay-Per-Use

    Presentato recentemente da Luca Luciani (AD di Telepass) e Aldo Agostinelli (Chief Consumer Revenues Officer)Grab&Go è la risposta di Telepass ai 20 milioni di viaggiatori occasionali che non usano ancora il telepedaggio.

    Come Funziona?

    • Costo iniziale: 29,90 € (dispositivo acquistabile in negozi come MediaWorld, Unieuro, Esselunga e online su Amazon).
    • Pagamento solo quando lo usi:
      • 1 € al giorno per il telepedaggio autostradale.
      • +1 € al giorno se usi servizi extra (parcheggi, traghetti, strisce blu).
    • Nessun abbonamento fisso: si paga solo nei giorni di effettivo utilizzo.
    • Attivazione immediata via app (NFC).
    • Fino a 2 targhe associate.

    Vantaggi

    ✅ Nessun canone mensile (ideale per chi viaggia saltuariamente).
    ✅ Dispositivo di proprietà (non va restituito).
    ✅ Facilmente reperibile nei negozi di elettronica, autogrill, supermercati e in rete.
    ✅ Servizi integrati (parcheggi, traghetti, assicurazioni).
    ✅ Azienda storica leader del settore, rassicurante per i più scettici a provare nuovi fornitori.

    Svantaggi

    ❌ Usandolo anche nei parcheggi potrebbe diventare particolarmente costoso.
    ❌ Meno competitivo rispetto alle formule della concorrenza.


    2. Unipol Move: L’Alternativa Assicurativa

    Unipol Move è un servizio legato al mondo assicurativo, che offre telepedaggio senza costi fissi ma con alcune limitazioni.

    Come Funziona?

    • Nessun costo per il dispositivo (in comodato d’uso).
    • Pagamento a consumo:
      • 0,50 € al giorno per i soli giorni di utilizzo, valido sino alle 23.59.
      • 5 € attivazione in promozione.
    • Acquistabile online e nelle agenzie assicurative Unipol

    Vantaggi

    ✅ Nessun costo iniziale.
    ✅ Comodo per chi usa l’autostrada molto sporadicamente senza rinunciare alla comodità di evitare le file al casello.

    Svantaggi

    ❌ Potrebbe non essere conveniente se lo si usa spesso, rispetto alla formula standard (€ 1.50 al mese).


    3. MooneyGo: La Soluzione Fintech

    MooneyGo è il servizio di telepedaggio lanciato da una startup controllata da  Enel e Intesa San Paolo, con una formula flessibile ma meno integrata rispetto a Telepass.

    Come Funziona?

    • Dispositivo gratuito (in comodato).
    • Pagamento a consumo:
      • 2,20 € al mese solo se utilizzato .
    • Nessun abbonamento, e rinnovo valido per un mese, ottimo per chi ha necessità di usare il telepedaggio più volte in un breve periodo di tempo, ad esempio in vacanza.

    Vantaggi

    ✅ Prezzi competitivi.
    ✅ Perfetto per andare in vacanza.
    ✅ Pagamento valido più tempo.

    Svantaggi

    ❌ Attivazione (10 euro) più costosa rispetto alla concorrenza.
    ❌ Meno conveniente per uso spot.
    ❌ Poco competitivo rispetto alla formula base (€ 1.50 al mese).



    Confronto Diretto: Quale Conviene?

    CaratteristicaTelepass Grab&GoUnipol MoveMooneyGo
    Costo dispositivo29,90 € (acquisto)Gratis (attivazione 5€)Gratis (attivazione 10€)
    Costo a consumo1 € al giorno0,50 € al giorno2.20 € al mese
    Servizi extraParcheggi, traghettiParcheggi, traghettiParcheggi, traghetti, trasporto pubblico
    Targhe associabiliFino a 2Una, ma è possibile richiedere gratuitamente un secondo dispositivo legato allo stesso contrattoFino a 2
    Ideale perVuole una soluzione occasionale semplice da reperireChi usa l’autostrada molto raramenteChi usa l’autostrada solo in vacanza

    Conclusioni: Quale Scegliere?

    • Se vuoi una soluzione a consumo semplice e affidabile → Telepass Grab&Go (disponibile nei negozi di elettronica, supermercati, autogrill, etc.).
    • Se sei usi l’autostrada raramente ma non vuoi fare fila al casello → Unipol Move (gettone di un giorno, col prezzo più basso).
    • Se usi l’autostrada solo per andare in vacanza → MooneyGo (il gettone dura un mese).

    Telepass Grab&Go rappresenta la novità più interessante del 2025, avvicinando, grazie alla concorrenza, il gestore storico a formule più moderne, eliminando i canoni fissi e aprendo il telepedaggio a un pubblico più ampio. Ma la scelta dipende dalle tue abitudini di viaggio!

    🚗 Hai già provato uno di questi servizi?

  • Come Calcolare il Pedaggio Autostradale nel 2025: Guida Completa

    Come Calcolare il Pedaggio Autostradale nel 2025: Guida Completa

    Nell’estate 2025, fortunatamente, i pedaggi autostradali non hanno subito aumenti. I prezzi sono quindi rimasti invariati rispetto al resto dell’anno, ma la domanda che molti automobilisti si pongono prima di mettersi in viaggio è sempre la stessa: quanto costa percorrere l’autostrada in Italia?

    Per evitare brutte sorprese, è utile calcolare in anticipo l’importo del pedaggio. Negli ultimi anni sono nati diversi strumenti online e app per smartphone (Android e iPhone) che permettono di stimare la spesa, anche se non sempre con precisione al centesimo. Vediamo quali sono i metodi più efficaci per ottenere un calcolo affidabile.

    1. Tariffe Autostradali e Siti delle Concessionarie

    Il modo più diretto per conoscere il costo di un viaggio in autostrada è consultare i siti ufficiali delle società concessionarie, come:

    • Autostrade per l’Italia (con la sezione “Parti adesso” per il calcolo del pedaggio)
    • Bre.Be.Mi
    • Pedemontana Lombarda
    • Autostrada del Brennero

    Questi portali offrono strumenti aggiornati che tengono conto delle ultime tariffe, ma richiedono di inserire con precisione i caselli di ingresso e uscita. Non basta indicare solo la città di partenza (a meno che non si tratti di grandi capoluoghi come Roma, Milano o Torino).

    Un limite di questi sistemi è che, in caso di percorsi complessi con più tratte autostradali, bisogna calcolare ogni singolo tratto separatamente.

    2. Portali Completi per il Calcolo Automatico

    Se non si conoscono esattamente i caselli da utilizzare, si può ricorrere a piattaforme più intuitive che calcolano l’intero itinerario partendo da un indirizzo specifico. Tra i più utili:

    • ViaMichelin: storico servizio che stima non solo il pedaggio, ma anche il costo del carburante e confronta le diverse opzioni di percorso.
    • TollGuru: specializzato nel calcolo di pedaggi e spese di viaggio, con percorsi alternativi più economici o veloci.
    • InfoViaggiando: un’opzione più recente che offre informazioni dettagliate su tempi e costi.

    Questi siti funzionano come dei navigatori avanzati, suggerendo strade alternative e permettendo di confrontare subito le diverse opzioni.

    3. App e Navigatori con Info sui Pedaggi

    Anche alcune app di navigazione includono il calcolo dei pedaggi tra le loro funzioni:

    • Waze: il noto navigatore social mostra il costo approssimativo dei caselli grazie ai dati forniti dalla community.
    • Google Maps: sebbene non sempre preciso, in alcuni casi indica il prezzo del pedaggio.
    • Muovy: un’applicazione dedicata agli automobilisti che include il calcolo dei pedaggi.

    Conclusioni: Quale Strumento Scegliere?

    Se vuoi un calcolo preciso e ufficiale, il miglior metodo è usare i siti delle concessionarie. Se invece cerchi comodità e un’analisi completa del viaggio, i portali come ViaMichelin o TollGuru sono la scelta migliore. Infine, per chi preferisce avere tutto sullo smartphone, Waze e le app dedicate sono ottime soluzioni.

    Ecco una lista dei migliori strumenti:

    StrumentoLink
    Autostrade per l’ItaliaSito ufficiale
    InfoViaggiandoSito ufficiale
    ViaMichelinSito ufficiale
    TollGuruSito ufficiale
    WazeAndroid / iOS
    Google MapsAndroid / iOS

    Ora che sai come calcolare il pedaggio autostradale, non avrai più sorprese e potrai organizzare il tuo viaggio in totale tranquillità! 🚗💨

    Hai mai usato uno di questi strumenti? Quale trovi più efficace?

  • Manutenzione Pneumatici Auto: Guida Completa per Sicurezza e Durata

    Manutenzione Pneumatici Auto: Guida Completa per Sicurezza e Durata

    Perché la Manutenzione dei Pneumatici è Cruciale?

    man in black jacket and black pants sitting near silver vehicle

    pneumatici sono l’unico punto di contatto tra l’auto e la strada, influenzando:
    ✅ Sicurezza (aderenza, frenata, stabilità)
    ✅ Consumi (pneumatici sgonfi aumentano i consumi fino al 5%)
    ✅ Comfort di guida (vibrazioni, rumorosità)

    Durata Media dei Pneumatici

    • 30.000-50.000 km per modelli premium
    • 20.000-35.000 km per gomme economiche

    Come Verificare lo Stato dei Pneumatici

    1. Controllo Pressione

    🔹 Misura almeno 1 volta al mese e prima di lunghi viaggi
    🔹 Usa un manometro o colonnina di servizio
    🔹 Riferisciti ai valori consigliati (sul manuale o sportello del carburante)

    Attenzione: Mai misurare a pneumatici caldi! Aspetta 2 ore dopo la guida.

    2. Controllo Usura

    • Test della moneta da 1€: Inserisci la moneta nel battistrada. Se vedi la corona dorata, è ora di cambiare le gomme.
    • Indicatori di usura (TWI): Piccoli risalti nel battistrada che segnalano il limite legale (1,6 mm).
    • Usura irregolare: Se più marcata su un lato, potrebbe indicare problemi di convergenza.

    3. Ispezione Visiva

    🔸 Tagli, bolle o screpolature → Sostituzione immediata
    🔸 Oggetti conficcati (chiodi, vetri) → Rivolgiti a un gommista

    black multi spoke auto wheel

    Manutenzione Pneumatici: 5 Consigli Essenziali

    1. Rotazione Periodica

    • Ogni 10.000-15.000 km
    • Schema consigliato: Incrocia i pneumatici (anteriore sx → posteriore dx, anteriore dx → posteriore sx)

    2. Equilibratura e Convergenza

    • Fai controllare l’equilibratura ogni 2 anni o dopo un urto
    • Verifica la convergenza se l’auto tende a tirare da un lato

    3. Scegli la Stagionalità Giusta

    Pneumatici EstiviPneumatici InvernaliAll Season
    Ottima aderenza >7°CPerformano sotto i 7°CCompromesso tutto l’anno
    Minore rumorositàBattistrada più aggressivoDurata inferiore

    4. Conservazione (per gomme non in uso)

    • Lava e asciuga prima di riporle
    • Riponi in luogo fresco e asciutto, lontano da ozono e oli
    • Usa sacchetti ermetici o appositi supporti verticali

    5. Guida Consapevole

    • Evita accelerazioni/brusche frenate
    • Attento a marciapiedi e buche
    • Non sovraccaricare l’auto (controlla il peso massimo sul libretto)
    man in black jacket standing beside black car

    Quando Sostituire i Pneumatici?

    ⚠ Battistrada <1,6 mm (limite legale)
    ⚠ Danni strutturali (bolle, tagli profondi)
    ⚠ Oltre 5-7 anni (anche con battistrada residuo – controlla data DOT sul fianco)
    ⚠ Vibrazioni anomale non risolte con equilibratura


    Curiosità: Leggere il Codice DOT

    Esempio: DOT XXXX 2519 → Prodotto nella 25° settimana del 2019.


    Conclusioni

    Pneumatici ben mantenuti migliorano sicurezza, prestazioni e risparmio. Dedica 5 minuti al mese ai controlli e programma verifiche professionali annuali.

    Hai dubbi sullo stato delle tue gomme? Passa dal tuo gommista di fiducia!

  • Manutenzione Tergicristalli: Come Garantire Massima Visibilità e Sicurezza

    Manutenzione Tergicristalli: Come Garantire Massima Visibilità e Sicurezza

    Perché Prendersi Cura dei Tergicristalli?

    tergicristalli sono fondamentali per la sicurezza, soprattutto in caso di pioggia, neve o sporco sul parabrezza. Spazzole usurate o danneggiate possono:
    ✅ Ridurre la visibilità creando aloni e strisce
    ✅ Graffiare il parabrezza se le lame sono deteriorate
    ✅ Aumentare il rischio di incidenti in condizioni meteo avverse

    raindrops and autumn leaf on car

    Durata Media dei Tergicristalli

    • 6-12 mesi a seconda dell’uso e delle condizioni climatiche
    • Fino a 2 anni per modelli premium in silicone

    Come Verificare lo Stato dei Tergicristalli

    1. Controllo Visivo

    🔹 Lame consumate o spezzate → Segno di necessaria sostituzione
    🔹 Gomma indurita o screpolata → Perde elasticità e non aderisce bene
    🔹 Residui di sporco o grasso → Può essere pulita, ma se persistono meglio cambiare

    2. Test di Efficienza

    • Attiva i tergicristalli a velocità media con il parabrezza bagnato
    • Verifica la presenza di:
      • Strisce o zone non pulite
      • Rumori fastidiosi (scricchiolii)
      • Saltellamenti (indica lame non più omogenee)

    Manutenzione Tergicristalli: 5 Consigli Essenziali

    1. Pulizia Regolare

    • Lava le lame con acqua e sapone neutro ogni 2-3 mesi
    • Passa un panno in microfibra con alcool isopropilico per rimuovere residui di grasso e sporco

    2. Evita l’Usura Precoce

    • Non azionarli a secco (graffiano il vetro)
    • Pulisci il parabrezza prima di usarli se coperto di polvere o foglie
    • Solleva le spazzole in caso di gelo per evitare che si congelino

    3. Scegli la Tipologia Giusta

    TipoVantaggiSvantaggi
    Gomma NaturaleEconomici, buona aderenzaSi consumano più in fretta
    SiliconeLunga durata, idrorepellentiCosto più elevato
    Ibridi (gomma + grafite)Scorrimento fluidoPrezzo intermedio

    4. Sostituzione Periodica

    • Cambia le spazzole almeno 1 volta all’anno, anche se sembrano ancora buone
    • Segui le istruzioni del produttore per il montaggio corretto

    5. Manutenzione del Parabrezza

    • Lava il vetro regolarmente per evitare accumuli di sporco e insetti
    • Applica un trattamento idrorepellente per migliorare lo scorrimento delle lame

    Problemi Comuni e Soluzioni

    ⚠ Tergicristalli che saltellano → Pulire il parabrezza e le lame o sostituirle
    ⚠ Strisce sul vetro → Controllare l’usura delle lame o la pressione del braccio
    ⚠ Rumori metallici → Verificare l’allineamento del braccio o la presenza di ossidazione


    Quando Sostituire i Tergicristalli?

    • Dopo 6-12 mesi di utilizzo intensivo
    • Se lasciano aloni o non puliscono bene
    • In caso di danni visibili (lame rotte, gomma staccata)

    Curiosità: Perché i Tergicristalli Si Consumano?

    • Sole e UV → Induriscono la gomma
    • Sporco e smog → Creano attrito eccessivo
    • Gelo e calore estremo → Riducono l’elasticità

    Conclusioni

    Una manutenzione regolare dei tergicristalli garantisce visibilità ottimale e sicurezza. Controllali ogni 3 mesi e sostituiscili ai primi segni di usura.

    Hai problemi con i tuoi tergicristalli? Rivolgiti a un’officina o cambiali autonomamente seguendo le istruzioni! 

  • Contributo PFU: Guida Completa allo Smaltimento degli Pneumatici Fuori Uso

    Contributo PFU: Guida Completa allo Smaltimento degli Pneumatici Fuori Uso

    Cos’è il Contributo PFU?

    Il Contributo PFU (Pneumatici Fuori Uso) è un obbligo di legge introdotto dal Decreto Ministeriale n. 82 dell’11 aprile 2011, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l’8 giugno 2011. Si tratta di un contributo ambientale che viene applicato al momento dell’acquisto di pneumatici nuovi o di veicoli nuovi, destinato a coprire i costi di raccolta, trasporto e smaltimento degli pneumatici una volta diventati rifiuti.

    A cosa serve?

    • Finanzia il ritiro degli pneumatici usati da officine, gommisti e autodemolizioni.
    • Garantisce il riciclo (frantumazione, recupero di gomma, acciaio e fibre tessili).
    • Previene l’abbandono illegale di pneumatici nell’ambiente.

    Quando e Come si Paga il Contributo PFU?

    Esistono due tipologie di contributo PFU, con modalità di applicazione diverse:

    1. Contributo PFU su Veicoli Nuovi (Primo Equipaggiamento)

    • Quando si paga?
      Al momento dell’acquisto di un veicolo nuovo (auto, moto, furgoni) dotato di pneumatici.
    • Chi lo paga?
      Il cliente finale, ma è il venditore (concessionario o costruttore) a doverlo indicare in fattura in una voce separata e poi versarlo all’ACI (Automobile Club Italia).
    • A quanto ammonta?
      Dipende dal tipo di veicolo e dal peso degli pneumatici, ma non dal numero di gomme montate.
      *(Esempio: per un’auto media, circa 3-5 € a pneumatico)*.
    • Eccezioni:
      • Non si applica a veicoli usati o già immatricolati all’estero.
      • Si paga anche su veicoli demo/km zero.
      • Se il veicolo ha pneumatici ricostruiti, il contributo va comunque applicato.
    man changing a car tire

    2. Contributo PFU su Pneumatici di Ricambio (Service)

    • Quando si paga?
      Ogni volta che si acquista un pneumatico nuovo (anche online).
    • Chi lo paga?
      Il cliente finale, ma il gommista/rivenditore deve indicarlo in fattura in modo separato dal prezzo.
    • A quanto ammonta?
      Dipende dal peso dello pneumatico (vedi tabella sotto).
      (Esempio: per un’auto, tra 1,60 € e 7,56 € a gomma).
    • Eccezioni:
      • Non si paga su pneumatici ricostruiti (perché già versato in precedenza).
      • Se acquistati da siti esteri illegali, potrebbero non includerlo (rischio di sanzioni).

    Tabella Contributi PFU 2024 (Pneumatici Ricambio)

    CategoriaPeso (kg)Contributo (€/pneumatico)
    Piccoli (P)0 – 4,9990,58
    5 – 7,9991,60
    8 – 12,9992,31
    13 – 15,9993,22
    16 – 24,9994,13
    25 – 34,9997,56
    Medi (M)35 – 64,99911,00
    65 – 104,99919,77
    105 – 154,99929,33
    Grandi (G)155 – 224,99944,47
    225 – 314,99957,11
    315 – 424,99994,06
    425 – 554,999131,63
    555 – 704,999155,70
    > 705228,08

    Cosa Deve Fare l’Automobilista?

    stack of rubber tires

    ✔ Verificare in fattura la presenza del contributo PFU (deve essere esplicitato).
    ✔ Conservare lo scontrino, perché il gommista può chiederlo al momento dello smontaggio.
    ✔ Non pagare due volte: se il PFU è già stato versato all’acquisto, lo smaltimento è gratuito.

    Il gommista può rifiutarsi di ritirare i PFU?

    • NO, è obbligato a prenderli in carico se il contributo è già stato pagato.
    • Se non ha spazio, l’automobilista può portarli in un’isola ecologica (di solito gratis).

    Perché è Importante Pagare il PFU?

    • Evita l’inquinamento (gomme abbandonate sono altamente inquinanti).
    • Promuove il riciclo (90% dei PFU viene recuperato).
    • Combatte il mercato nero (gomme vendute senza contributo sono illegali).

    Conclusione

    Il Contributo PFU è un sistema virtuoso che garantisce uno smaltimento corretto degli pneumatici usati. Pagandolo all’acquisto, si contribuisce a un circolo virtuoso di riciclo e si evita l’abbandono illegale.

    Hai dubbi sul PFU? Chiedi al tuo gommista o controlla sul sito www.pneumaticifuoriuso.it

  • Pick-Up in Italia: i mezzi da lavoro amati anche per il Tempo Libero

    Pick-Up in Italia: i mezzi da lavoro amati anche per il Tempo Libero

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    Pick-Up in Italia: Cosa Sono, Norme e Perché Piacciono Così Tanto

    pick-up stanno vivendo un vero e proprio boom in Italia, conquistando non solo professionisti e aziende, ma anche chi cerca un veicolo versatile per il tempo libero. Con il loro mix di robustezza, spazio e adattabilità, questi mezzi uniscono utilità e passione per la guida. Ma come funzionano dal punto di vista normativo? Quali sono i vantaggi fiscali e le regole da rispettare?

    Pick-Up: Mezzi da Lavoro con un’Anima da SUV

    I pick-up sono veicoli ibridi tra l’auto e il furgone, caratterizzati da una cabina anteriore e un piano di carico posteriore scoperto. In Italia rientrano nella categoria N1, destinata al trasporto merci, a differenza delle autovetture (categoria M1).

    Caratteristiche Principali:

    • Capacità di carico elevata (spesso oltre 1 tonnellata).
    • Trazione integrale (opzionale o di serie su molti modelli).
    • Design robusto ma sempre più raffinato, con interni simili a quelli di un SUV.

    Norme e Limitazioni per i Pick-Up in Italia

    Proprio perché classificati come mezzi da lavoro, i pick-up sono soggetti a regole diverse rispetto alle normali auto. Ecco cosa c’è da sapere:

    1. Trasporto Passeggeri

    • Possono viaggiare nella cabina solo persone coinvolte nelle operazioni di carico/scarico.
    • Vietato trasportare bambini, anziani o disabili se non legati all’attività lavorativa.
    • Multe fino a 87€ e possibile ritiro della carta di circolazione per 6 mesi in caso di infrazione.

    2. Circolazione e Limitazioni

    • Libero accesso a tutte le strade, comprese quelle urbane, anche nei giorni festivi.
    • Se intestati a un’azienda, l’uso privato nei giorni di chiusura può essere considerato evasione fiscale (controlli GdF).

    Vantaggi Fiscali per Chi Sceglie un Pick-Up

    Uno dei motivi per cui aziende e professionisti amano i pick-up è il trattamento fiscale agevolato:

    ✅ IVA detraibile al 100% (per le aziende).
    ✅ Spese di gestione più deducibili rispetto a un’auto tradizionale.
    ✅ Bollo auto calcolato sulla portata (non sulla potenza), spesso più conveniente.

    Attenzione: alcuni modelli più potenti o lussuosi potrebbero non beneficiare di queste agevolazioni.

    Assicurazione: Più Costosa ma Necessaria

    Le polizze RC per pick-up tendono a essere più care rispetto a quelle delle autovetture. Inoltre:

    • L’uso improprio (es. trasporto familiare non autorizzato) può portare a mancata copertura in caso di sinistro.
    • Meglio dichiarare l’effettivo utilizzo (lavoro o misto) per evitare problemi.

    Perché Piacciono Anche nel Tempo Libero?

    Nonostante le limitazioni, sempre più italiani scelgono i pick-up anche per uso privato grazie a:

    🚜 Versatilità: perfetti per il lavoro, ma anche per gite fuori porta, trasporto moto o attrezzatura sportiva.
    🛣️ Prestazioni fuoristrada: molti modelli hanno trazione integrale e sospensioni robuste, ideali per avventure off-road.
    💺 Comfort migliorato: i nuovi pick-up offrono interni simili a SUV premium, con tecnologie avanzate.

    Conclusione: Un Veicolo Utile, ma da Usare con Attenzione

    I pick-up sono mezzi straordinariamente versatili, apprezzati sia da chi li usa per lavoro che da chi cerca un’auto capace e robusta. Tuttavia, le norme specifiche e le limitazioni ne rendono fondamentale un uso consapevole.

    Se stai valutando l’acquisto, informati bene su:
    ✔ Classificazione del modello (N1 o altre eccezioni).
    ✔ Vantaggi fiscali applicabili.
    ✔ Regole sul trasporto passeggeri.

    Hai un pick-up o stai pensando di comprarne uno? Raccontaci la tua esperienza nei commenti! 

  • Manutenzione della Batteria Auto: Come Verificare l’Efficienza e Prolungarne la Vita

    Manutenzione della Batteria Auto: Come Verificare l’Efficienza e Prolungarne la Vita

    Perché la Manutenzione della Batteria è Importante?

    La batteria dell’auto è un componente essenziale per l’avviamento e il funzionamento dei sistemi elettrici. Una batteria scarica o danneggiata può lasciarti a piedi al momento meno opportuno. Con una manutenzione regolare, puoi prolungarne la vita e evitare spiacevoli sorprese.

    Durata Media di una Batteria Auto

    • 3-5 anni per batterie al piombo tradizionali
    • 5-7 anni per batterie AGM o EFB (usate spesso su auto con Start&Stop)

    Come Verificare lo Stato della Batteria

    1. Controllo Visivo

    🔹 Corrosione sui terminali (polvere bianca/verde) → Riduce la conducibilità
    🔹 Gonfiore o perdite → Segno di surriscaldamento o danneggiamento
    🔹 Livello dell’elettrolita (solo batterie non sigillate) → Deve coprire le piastre

    2. Misurazione della Tensione

    Usa un multimetro digitale:

    • 12,6 V o più → Batteria carica
    • 12,4 V → Carica al 75% (ricarica consigliata)
    • Sotto 12 V → Batteria scarica o difettosa

    Nota: Misura a motore spento dopo almeno 1 ora di fermo.

    3. Test di Carico (se possibile)

    Alcuni negozi di ricambi o officine offrono test con strumenti professionali che simulano l’avviamento per verificare l’effettiva capacità della batteria.


    Manutenzione della Batteria: Consigli Pratici

    1. Pulizia dei Terminali

    • Stacca i morsetti (prima il negativo, poi il positivo)
    • Rimuovi la corrosione con una spazzola metallica e una soluzione di acqua e bicarbonato
    • Applica grasso al silicone sui terminali per prevenire ossidazione

    2. Ricarica Periodica (se l’auto è poco usata)

    • Usa un mantenitore di carica se l’auto rimane ferma per settimane
    • Evita scariche profonde (danneggiano la batteria irreversibilmente)

    3. Attenzione al Freddo e al Caldo Estremo

    • In inverno, la capacità della batteria si riduce → Parcheggia al chiuso se possibile
    • In estate, il calore accelera l’evaporazione dell’elettrolita → Controlla più spesso

    4. Spegni i Consumi inutilizzati

    • Luci interne, autoradio o caricabatterie lasciati accesi consumano la batteria anche a motore spento

    Sintomi di una Batteria Debole o Difettosa

    ⚠ Motore che fatica ad avviarsi (soprattutto al mattino)
    ⚠ Luci più deboli del solito
    ⚠ Problemi elettrici intermittenti (es. chiusura centralizzata che non funziona)
    ⚠ Spia della batteria accesa sul cruscotto


    Quando Sostituire la Batteria?

    • Se dopo una ricarica non mantiene la tensione
    • Se ha più di 5 anni e inizia a dare problemi
    • Se presenta danni fisici (perdite, rigonfiamenti)

    Conclusioni

    open hood of a car

    Una manutenzione regolare della batteria può evitare guasti improvvisi e prolungarne la durata. Controlla almeno 2 volte l’anno (prima dell’inverno e dell’estate) e sostituiscila ai primi segni di cedimento.

    Hai dubbi sulla tua batteria? Portala a verificare da un elettrauto!

  • Nuova Tassa Europea sui Carburanti dal 2027: Cosa Aspettarsi?

    Nuova Tassa Europea sui Carburanti dal 2027: Cosa Aspettarsi?

    UE verso una nuova tassa su benzina e gasolio: +50 centesimi al litro dal 2027?

    Mentre l’Europa si prepara , teoricamente, a dire addio ai motori termici dal 2035, i carburanti tradizionali potrebbero diventare una “miniera d’oro” per ripianare i bilanci comunitari. Secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times, la Commissione Europea starebbe valutando l’introduzione di una nuova accisa su benzina e gasolio a partire dal 2027, con aumenti fino a 50 centesimi al litro.

    Perché questa tassa?

    L’obiettivo ufficiale è legato al sistema ETS2 (Emission Trading System), che dal 2027 includerà anche i settori trasporti e edilizia, imponendo un costo aggiuntivo sulle emissioni di CO₂. Tuttavia, i 700 miliardi di euro stimati tra il 2027 e il 2035 non saranno destinati alla transizione ecologica, ma serviranno per:
    ✅ Rimborsare i bond del Recovery Fund (30 miliardi l’anno)
    ✅ Finanziare la difesa europea (aumento spese militari)
    ✅ Coprire altri buchi di bilancio


    Cosa cambierà per automobilisti e trasporti?

    Se approvata, la misura avrà un impatto pesante su chi ancora utilizza auto a benzina o diesel:

    • Prezzo alla pompa → Potenziale aumento di €0,50/litro
    • Costo pieno per un pieno (50 litri) → +€25 a rifornimento
    • Effetto a catena → Rincari su logistica e beni di consumo

    Emissioni vs. Finanza: il paradosso ETS2

    L’ETS2 nasce per incentivare la riduzione delle emissioni, ma:
    ✔ In teoria: dovrebbe spingere verso veicoli elettrici e carburanti sostenibili
    ✖ In pratica: i ricavi finanzieranno spese non ambientali, penalizzando soprattutto chi non può passare all’elettrico.

    car refill transportation gas
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    Le reazioni: proteste e rischi speculativi

    Le associazioni di consumatori e gli Stati membri potrebbero opporsi:

    • Rischio speculazioni → I distributori potrebbero anticipare gli aumenti già nel 2026
    • Disagio per famiglie e autotrasportatori → Già alle prese con caro energia
    • Squilibri tra Paesi → Le nazioni con minore potere d’acquisto saranno più colpite

    Alternative possibili

    Alcuni Paesi potrebbero chiedere:

    • Sussidi temporanei per mitigare l’impatto
    • Esenzioni per settori critici (es. trasporto merci)
    • Investimenti più rapidi nelle infrastrutture elettriche

    Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

    • 2025-2026: Discussioni in Parlamento UE e possibili modifiche
    • 2027: Entrata in vigore (se confermata)
    • 2035: Fine motori termici, ma la tassa potrebbe restare per i veicoli esistenti, sempre che non venga posticipata, come probabile

    Cosa ne pensi? È giusto tassare i carburanti per scopi non ambientali, o rischia di essere una mera stangata?

  • Carburanti in salita: guerra e nuove tasse minacciano i prezzi alla pompa

    Carburanti in salita: guerra e nuove tasse minacciano i prezzi alla pompa

    Benzina e gasolio tornano a salire: colpa della crisi in Medio Oriente

    Dopo un breve periodo di calo, i prezzi dei carburanti sono tornati a salire, spinti dalle tensioni tra Israele e Iran e dalle speculazioni sul petrolio. Nell’ultima settimana, benzina e gasolio hanno superato nuovamente le soglie psicologiche di 1,7 e 1,6 euro al litro, con aumenti rispettivamente di 1 centesimo e 1,1 centesimi.

    I numeri del rincaro

    • Benzina: media 1,707 €/l (self) / 1,847 €/l (servito)
    • Gasolio: media 1,606 €/l (self) / 1,746 €/l (servito)
    • GPL e metano in calo: 0,709 €/l (GPL) e 1,439 €/kg (metano)

    L’impennata è legata all’aumento del petrolio (+10%), che ha raggiunto 75 dollari al barile, livello non visto da aprile. Un rialzo dovuto soprattutto ai timori di escalation nel conflitto mediorientale, che rischia di destabilizzare i mercati energetici.

    Guerra e speculazioni: le associazioni dei consumatori chiedono interventi

    Il Codacons ha denunciato l’“inaccettabile aumento immediato” dei prezzi, sottolineando che “la benzina venduta oggi è stata acquistata mesi fa, quando il greggio costava meno”. Anche Assoutenti ha sollecitato il governo a vigilare su possibili speculazioni, soprattutto in vista dell’estate, quando milioni di italiani partiranno in auto, esponendosi a rincari insostenibili.

    La rimodulazione delle accise sul gasolio

    Inoltre, il governo ha recentemente rimodulato le accise sul gasolio, un intervento che ha aumentato i costi del gasolio si 1 centesimo al litro e conseguentemente ridotto della stessa cifra la benzina, cosa che aumenta i costi per chi ha un mezzo a gasolio, già colpito dai blocchi euro5 che impedirà l’ingresso in molte località del nord italia dal prossimo autunno.
    Ma le brutte notizie non finiscono qui dato che l’Europa sta valutando una nuova tassa sui carburanti per finanziare la transizione ecologica. Una prospettiva che, se confermata, potrebbe far schizzare ulteriormente i prezzi.

    car refill transportation gas

    Cosa aspettarsi nei prossimi mesi?

    1. Instabilità petrolifera – Se il conflitto Israele-Iran peggiorerà, il greggio potrebbe superare gli 80 dollari, con effetti diretti sui distributori.
    2. Rischio nuove tasse UE – La Commissione Europea sta studiando un prelievo aggiuntivo su benzina e diesel, che graverebbe ancora sui consumatori.
    3. Possibili interventi governativi – Il governo italiano potrebbe prorogare il taglio delle accise o introdurre sussidi temporanei, ma molto dipenderà dalle decisioni europee.

    Conclusioni: prepararsi a un’estate di rincari?

    Con petrolio in volatilitàaccise in bilico e nuove tasse all’orizzonte, il prezzo dei carburanti potrebbe continuare a salire. Per risparmiare, i consumatori dovranno:

    • Confrontare i distributori (app come PrezziBenzina o  Carburanti Italia aiutano a trovare offerte).
    • Valutare alternative (auto elettriche, GPL, car sharing).
    • Monitorare gli annunci UE per anticipare eventuali nuovi balzelli.
    close up of a person refueling the car at a gas station

    Cosa ne pensi? Credi che il governo dovrebbe bloccare gli aumenti, o è inevitabile pagare di più per la benzina? 

  • Stop ai diesel Euro 5 nel Nord e nel centro Italia: nuove restrizioni dal 2025

    Stop ai diesel Euro 5 nel Nord e nel centro Italia: nuove restrizioni dal 2025

    A partire dal 1° ottobre 2025, scatteranno nuovi divieti di circolazione per le auto diesel Euro 5 in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. La misura, che riguarderà i comuni sopra i 30.000 abitanti, sarà attiva dal lunedì al venerdì (8:30-18:30) e resterà in vigore fino al 15 aprile 2026, per poi ripetersi ogni anno a partire da settembre.

    Ecco tutto quello che c’è da sapere sulle nuove limitazioni, le sanzioni previste e le alternative per i proprietari di veicoli diesel.


    Dove e quando scattano i divieti?

    Zone interessate:

    • Bacino Padano: Comuni >30.000 abitanti in Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna.
    • Roma: Dal 1° novembre 2025, stop nella ZTL Fascia Verde (salvo proroghe).
    • Firenze: Divieto nel centro storico (P.zza Beccaria – P.zza Libertà) lun-ven (8:30-18:30).

    Periodo di attivazione:

    • Dal 1° ottobre 2025 al 15 aprile 2026 (poi rinnovo annuale da settembre).

    Quante auto saranno coinvolte?

    Solo in Piemonte, lo stop riguarderà 250.000 veicoli (l’8% del parco circolante). A livello nazionale, si stima che oltre 2 milioni di auto Euro 5 dovranno adeguarsi.

    Perché proprio i diesel Euro 5?

    • Inquinano più dei modelli Euro 6 (limiti NOx e PM più permissivi).
    • Responsabili del 20% delle emissioni inquinanti nelle città.

    Sanzioni ed eccezioni

    Multe per chi trasgredisce:

    • €168 per la prima infrazione.
    • Sospensione patente (15-30 giorni) in caso di recidiva.

    Possibili deroghe:

    ✅ Sistema Move-In: Scatola nera che conta i km percorsi (massimo 9.000 km/anno nelle zone a traffico limitato).
    ✅ Auto sostitutive: Incentivi per rottamazione e acquisto di elettriche/ibride.


    Cosa possono fare i proprietari di diesel Euro 5?

    1. Valutare la rottamazione (alcune regioni offrono bonus per auto meno inquinanti).
    2. Installare Move-In (se disponibile).
    3. Usare mezzi alternativi (mezzi pubblici, car sharing, bici).
    4. Verificare le esenzioni (es. veicoli commerciali, residenti con particolari deroghe).

    Critiche e proteste

    Mentre le istituzioni giustificano il provvedimento con l’emergenza smog, molti cittadini protestano:

    • «Mancano alternative valide»: Trasporto pubblico spesso insufficiente.
    • «Troppo poco tempo per adeguarsi»: Il passaggio a Euro 6/elettrico ha costi elevati.
    • «Servono più incentivi»: Le agevolazioni attuali non bastano.